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Antonio Valente
Poco sappiamo di Antonio Valente che visse a Napoli tra
il 1520 e il 1580 circa.
Cieco dall’infanzia fu organista nella chiesa napoletana
di Sant’Angelo a Nilo, chiamata anche cappella Brancaccio, ubicata nel centro
storico della città partenopea.
Oltre per la sua abilità all’organo fu un profondo
studioso dell’armonia al cui progresso diede incremento.
Pubblicò
Intavolatura de cimbalo;
Recercate, Fantasie et Canzoni Francese, ecc
(Napoli, 1576) e la presente raccolta di
Versi Spirituali
pubblicata presso l’editore Eredi Matteo Cancer, nel 1580. Alcune di queste
composizioni furono inserite da Luigi Torchi nella famosa raccolta L’arte
musicale in Italia (Milano, 1897). L’integrale in edizione moderna della
raccolta dei
Versi Spirituali
fu pubblicata per la prima volta nel 1967 a cura di Ireno Fuser per i tipi della
Casa Musicale G. Zanibon di Padova.
Per quest’opera, di perfetta scrittura contrappuntistica
e di uno stile organistico perfettamente delineato, Antonio Valente si può
annoverare tra i grandi della musica del Cinquecento.
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