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Questa monografia costituisce un
contributo importante in ragione della rivalutazione cui è stata soggetta, in
tempi recenti, la musica di Filippo Capocci (1840‒1911). Non si parla solo di un
musicista in senso stretto, quanto di una figura poliedrica che
‒ attraverso la sua opera
‒ ha connotato l’inizio di una nuova stagione
in Italia, sia nel campo della composizione, sia nella prassi esecutiva della
musica organistica (liturgica e non). Lo studio che qui proponiamo intende
ricostruire, in modo dettagliato, i tratti biografici di un personaggio, il cui
raggio d’azione si sviluppa intorno alle multiformi dinamiche che hanno
contraddistinto un’epoca. Si tratta, in particolare, di accadimenti legati alla
storia, ai fatti che interessarono gli ambienti culturali romani, alla riforma
dell’organo italiano e alla riforma della musica sacra. Il Catalogo delle opere
per organo (corredato di indice tematico e di fonografia) e il ricco apparato
documentario completano un quadro di per sé molto ampio e articolato.
Marco Di Lenola consegue il Baccellierato e la Licenza in Organo e il Dottorato
in Musicologia applicata presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra (PIMS).
Attualmente, ricopre il ruolo di Docente Invitato presso il PIMS e collabora con
diverse realtà diocesane per la formazione liturgico-musicale.
È organista presso la chiesa dei padri Cappuccini di San Francesco a Latina e ha
tenuto numerosi concerti in Italia e all’estero
(a Krościenko e a Rzeszów, in Polonia, a Margam, a Swansea e a Neath, in Galles,
a Oxford, in Inghilterra).
Ha composto diverse opere di destinazione liturgica, pubblicate con la casa
editrice Armelin di Padova. È membro del consiglio direttivo dell’Associazione
Italiana di Santa Cecilia, del consiglio di redazione del Bollettino Ceciliano e
delle
commissioni diocesane per la musica sacra a Isernia-Venafro e a Gaeta. Inoltre,
è direttore della Cappella Musicale Pontina, direttore artistico
dell’Associazione Pontina Musica Sacra
e responsabile della Soprintendenza per la tutela degli organi antichi nelle
province di Latina e di Frosinone.
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