Questo volume di esercizi cantati vuole essere un testo
che guidi gli studenti che si accingono ad affrontare un percorso musicale
professionale. È quindi rivolto ai corsi pre-accademici (o corsi di formazione
musicale di base) dei conservatori, utilizzabile anche nei licei musicali e in
tutte le scuole di musica che intendono preparare i loro studenti alle
certificazioni di livello. Un unico prontuario di esercizi che abbia una
sufficiente varietà metrica, ritmica e melodia, fruibile a piacere anche per i
dettati o il trasporto (utilizzando anche solo parzialmente gli esercizi
proposti). Il piano delle lezioni, è puramente indicativo: ogni lezione può
essere ripetuta e integrata secondo esigenza, lasciando al docente la
possibilità di ampliare il programma con esercizi di composizione scritti
direttamente dai ragazzi, dove essi possano sperimentare da soli l’intonazione
degli intervalli (e le scale) che man mano vengono proposti, abituandosi così a
“pensare” alle note, creando un legame interiore e non solo visivo con la
partitura. La composizione personale acquista, quindi, in questo testo e nelle
mie intenzioni una valenza fondamentale nell’approccio didattico. Ogni lezione
presenta esercizi di breve durata con difficoltà progressive, a voce singola e
talvolta a due o più voci (Corali, Canoni…). Dove necessario, le schede delle
lezioni sono precedute da esercizi di intonazione da eseguirsi liberamente (come
traccia-studio) per affrontare il nuovo argomento. L’obiettivo è quello di
creare nello studente una propria coscienza intervallare e una comprensione
dell’ambito tonale utilizzato, attraverso di formule melodiche chiare, semplici
e facilmente riconoscibili e memorizzabili. Non mancheranno, naturalmente, passi
più difficili fino ad arrivare alle modulazioni ai toni vicini. La raccolta
degli elaborati degli studenti insieme agli esercizi proposti dovrebbe garantire
una preparazione esaustiva di quanto mediamente richiesto per la parte cantata
nelle certificazioni degli esami di teoria e solfeggio in essere presso le
istituzioni AFAM italiane. La parte di libera composizione, inoltre, abitua lo
studente sia ad una divisione logica e non casuale degli accenti metrici e
ritmici, che ad una personale sperimentazione del suono, base dell’ear training
grazie anche all’uso immediato del repertorio a più voci, che aiuta a rendere
indipendente la propria parte rispetto al resto del “coro”. Per un affronto non
sterile della lettura con le chiavi antiche, in collaborazione con il collega
Francesco Chigioni, è stata inserita in questo volume un’abbondante appendice
per la lettura nelle chiavi antiche, con brani che possano essere anche cantati
e non semplicemente “letti”. La comprensione degli intervalli e della linea
melodica può senz’altro contribuire a garantire una più seria preparazione anche
in questa materia. La spiegazione del principio del trasporto con lettura nelle
diverse chiavi, assieme all’accenno sugli strumenti traspositori, completa
questo fascicolo.