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Ho pensato di trascrivere la mia sonata per violino e
pianoforte in una versione per flauto e pianoforte. L’ho fatto per la
cantabilità del pezzo che risalta particolarmente nel secondo movimento, mentre
le risorse virtuosistiche del flauto emergono maggiormente nel primo e terzo
tempo.
Devo un sentito ringraziamento a Piero Toso che mi ha
stimolato a realizzare questa trascrizione.
Mi è stato inoltre prezioso il contributo tecnico del
flautista Maurizio Terzaghi.