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Morandi, Pietro
1745-1815

12 Concerti per l’organo solo

Volume 1

28,00

Organico:
AMM 101
9790215801998
21,5x31
48
Machella, Maurizio
Armelin Musica

CONTENUTO:

Concerto Primo coll’imitazione delle Trombe, Violoncello, Oboe, ed Arpa e Registri d’Orchestra

Concerto Secondo coll’imitazione del Flauto dolce

Concerto Terzo di Voce umana

Concerto Quarto: Ouvertour ad uso d’Orchestra

Concerto Quinto: Marchia militare con Flauti, Oboe e Corni obligati

Concerto Sesto: coll’imitazione dell’oboe e fagotto

Concerto Secondo coll’imitazione del Flauto dolce

Concerto Terzo di Voce umana

Concerto Quarto: Ouvertour ad uso d’Orchestra

Concerto Quinto: Marchia militare con Flauti, Oboe e Corni obligati

Concerto Sesto: coll’imitazione dell’oboe e fagotto

Pietro Morandi  Valente organista e compositore, ebbe i suoi natali a Bologna 15 aprile 1745, da Gaetano Morandi e Maddalena Tebarini. Nella città natia fece contemporaneamente regolari studi di letteratura sotto eccellenti professori, e di musica (canto, cembalo e composizione) alla scuola di P. Martini. Sembra che da prima volesse scegliere lo stato ecclesiastico, perché lo trovo a sedici anni mansionario cappellano nella Collegiata di Santa Maria Maggiore in Bologna, e poco dopo, promosso alla tonsura e ai quattro ordini minori; ma, giunto a diciannove anni, mutò pensiero e depose l’abito talare.  NeI 1764 fu aggregato, come maestro compositore, all’Accademia Filarmonica di Bologna e subito dopo ebbe la nomina di maestro di cappella nella cattedrale di Pergola. Qui dimorò quattordici anni, procacciandosi per tutte le Marche fama di musicista peritissimo; talché si può dire che in quelle vicinanze non v’era festa che non si solennizzasse con sue composizioni: e quando, nel 1778, il cardinale Bernardino Honorati, vescovo di Senigallia, cercò un valente maestro da porre a capo della musica da esso istituita in quella cattedrale, fra i tanti che ambirono un tal posto, a lui diede la preferenza.  In Senigallia, che allora, durante la celebre fiera, apriva ogni anno il suo bel teatro con spettacolo, per lo più sontuoso, d’opera in musica, egli ebbe più largo campo di mostrare la sua abilità di direttore e compositore…  Dei molti allievi ch’egli ebbe, mi piace ricordare gli egregi maestri di cappella Raffaele Grechi di Senigallia ed Agostino Romagnoli di Jesi, il compositore drammatico Giuseppe Balducci, parimenti jesino, ed infine due celebrità del canto, il sopranista Girolamo Crescentini d’Urbania ed Angelica Catalani, i quali dal Morandi ricevettero i primi rudimenti di quell’arte che procacciò loro fama mondiale…  Pietro Morandi aveva sposata in Pergola un’educanda, a cui dava lezioni di musica, Teresa Saraceni, e n’aveva avuti dei figli: Andrea e Gaetano, soldati di Napoleone, morti, l’uno furiere dei fucilieri a Murviedro neI 1809, l’altro nella spedizione in Russia, Bernardo dalla vita romanzesca, Morando e Angelo, abili musicisti, e Giovanni, organista, compositore e maestro di canto eccellente, nome caro e venerato per i marchigiani…. Pietro Morandi morì a Senigallia 18 dicembre 1815.