Le nove composizioni presenti in questo volume intendono fornire una possibile soluzione filologica ai problemi che un (forte)pianista affronta nel momento in cui si trova a dover colmare il vuoto lasciato da Mozart in corrispondenza delle cadenze di alcuni grandi concerti per pianoforte e orchestra.
Gli approcci alla risoluzione del problema sono sostanzialmente due. Nel primo caso, l’interprete decide di eseguire o comporre una cadenza non vincolata allo stile e all’armonia del compositore, di fatto introducendo un elemento estraneo all’opera originale. Questa pratica era molto diffusa in epoca romantica e molti si ostinano a seguirla ancora oggi. Le cadenze da me ideate, invece, si basano su un approccio del tutto complementare: in questi pezzi non ho introdotto alcuna sequenza armonica o tecnica pianistica che non trovi riscontro nello stile del Mozart maturo. Va comunque fatto notare che è evidente l’impossibilità di scrivere delle cadenze che ”suonino” del tutto mozartiane. Tuttavia, in seguito ad un accurato studio del materiale tematico e armonico dei concerti è possibile dare vita a strutture musicalmente sensate e stilisticamente coerenti. Le cadenze contenute in questa pubblicazione traggono in larga parte ispirazione dai temi del movimento a cui appartengono, anche se in alcuni passi ho ritenuto opportuno ed interessante introdurre alcune brevi citazioni da temi di opere quali il Don Giovanni e Le nozze di Figaro: mi auguro che l’interprete finale le cerchi con curiosità.
Giovanni Mazzocchin