• 0 Items - 0,00
    • No products in the cart.
Candotti, Giovanni Battista
1809-1876

Composizioni per Organo, vol. 4

Spnate Parte I

32,00

Organico:
OIO 184
9790215810204
21,5x31
60
Barberino, Stefano
Armelin Musica

CONTENUTO:

Sette Flebili Adagi
Composti il primo la sera 8 Dicembre 1826 – Opera 15
e gli altri sei nei successivi anniversari fino all’8 Dicembre 1832

Fuga in Sib
per Organo del Can. G.B. Quadruvio 1827 – Opera 19

Suonata in Fa (Allegro, Andante e Rondò)
per Organo di Giambattista Cinosofo Codropolitano 1829 – Opera 39

Adagio in Fa
Composto il giorno 31 Marzo 1830 – Opera 44

Andante in Fa
composto il giorno 26 Maggio1830 – Opera 45

Suonata in Sib
Composta in Giugno 1830 – faciente parte dell’opera 46

Suonata in Re (Allegro, Adagio e Rondò)
Composta in Giugno 1830 – faciente parte dell’Opera 46

Andante in Fa
Composto il giorno 23 Febbraio 1831 – Opera 54

Suonata in Re
Composta il 26 Marzo 1832 – Opera 81

Due Fughette in Re
Di Giambattista Cinosofo Codropolitano. Composte la Quaresima 1832 – Opera 83

Suonata in Fa
Composta il primo d’Aprile 1832 – Opera 85

Suonata in Fa (Allegro Moderato, Andante e Allegro)
Composta in Febbraio 1833 – Senza numero di protocollo

Suonata in Do
Senza numero di protocollo

“Alta la persona, amplissima la fronte, i capelli lunghi inanellati, l’occhio indagatore, dolce sempre eppur mobilissima la fisionomia, carattere popolare, bonarietà senza la minima leggerezza… Tipo eminentemente artistico, incedeva lento ed astratto e chi gli passava vicino lo udiva mormorare qualche monosillabo: conversazioni del genio con l’infinito!”. Così il corrispondente musicale del “Giornale di Udine” nell’annunciare la morte di Giovanni Battista Candotti, presentava la di lui figura, prima prima di passare a far l’elogio del musicista. Don Giovanni Battista Candotti nacque a Codroipo il 1° agosto 1809 da modesta famiglia. Fin dalla fanciullezza dimostrò mente sveglia, pronta ed indole mite, unita a un carattere vivace ed ardente. Sicchè piacque all’Arciprete di allora, Zaccaria Tiritelli, che si fece mecenate e lo avviò al Seminario. Qui il giovane studente meritò premi e le più belle annotazioni. Si distingueva specialmente nello studio della letteratura: italiana, latina, greca ed ebraica. Anzi, nelle intestazioni o note finali di tante sue composizioni musicali mise parole o frasi in lingua greca ed è caratteristico che, scomponendo il suo cognome originario CANDOTTO in CANE-DOTTO, lo tradusse alla greca in CINOSOFO, da Kinos=Cane e Sophos=Dotto. Molte sue composizioni sono precisamente firmate solo con la parola “Cinosofo”; come pure nell’intestazione di diversi suoi lavori si legge: “Messa, Suonata, Mottetti…del CINOSOFO”; qualche volta: “del CINOSOFO CODROIPOLITANO”! Ricevette l’ordinazione sacerdotale a Udine, il 9 Settembre 1832 e celebrò la sua prima messa a Codroipo il 30 Settembre dello stesso anno. Divenuto sacerdote gli furono proposti diversi incarichi ma il Mons. Giuseppe Ferrandini, Decano dell’Insigne Capitolo di Cividale, lo ottenne come organista del Duomo, ove passò poi Maestro di Cappella. Si trasferì così da Codroipo a Cividale, ove rimase per tutto il resto della vita.