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I Introduzione. Il quinto cieco
II Lettera aperta a Celine Dion o della didattica vocale foniatrica
III To be or to do: that is the question
IV Italians ovvero tempi che cambiano
V Dare la flebo ai morti viventi e murare col cemento i sepolti vivi
VI Virtuose della balbuzie concettuale
VII Figure dell’immaginario vocale
VIII Il segreto del grande “giro”
IX Sette postulati di scienza belcantistica
X Superprofessionisti cantando, dilettanti allo sbaraglio insegnando
XI Frasi a effetto
XII La tecnica del belcanto come semplificatore di complessità
XIII Il “si canta come si bisbiglia” del neobelcantista f.p.
XIV Vero e falso dire nel canto
XV Lo strano caso degli allievi “virtuosistico-virtuali”
XVI Voice balls ovvero i pallonari del “prodotto vocale”
XVII A volte raddoppiano
XVIII Il respiro del canto e della vita
XIX Luna park tecnico-vocali
XX Alle sorgenti della cultura del belcanto
XXI Cronache dal “Libro delle facce”
XXII Grandi cantanti di serie “A” che hanno snobbato le teorie meccanico-muscolari
XXIII Belcanto e meccanocanto
XXIV Stirpi canore naturali
XXV La formula di mancini ovvero sinergie naturali del canto
XXVI I trip dell’esotismo vocale
XXVII La voce “alta”
XXVIII Dell’affondare e del galleggiare nel canto
XXIX Storie italiane di canto affondato (e affogato…)
XXX Mondi paralleli “specialistici”
XXXI Dialogo di un belcantista e un affondista
XXXII Gianguido Mussomeli intervista Antonio Juvarra