dalla PREFAZIONE di Alessandro Bianchi
Quello che segue è un vero e proprio “viaggio” tra una delle opere più significative di Bach seguendo l’itinerario da lui tracciato con una esauriente documentazione: mentre possiamo trovare numerose biografie di questo straordinario compositore, non abbiamo ancora un’analisi completa e dettagliata delle sue opere organistiche eccezion fatta per la guida alle opere di Bach compilata dal grande Fernando Germani e da quella del suo allievo James Edward Goettsche che segue comunque quella del suo illustre Maestro.
Con il lavoro di Sandro Carnelos, si spera di dare una ulteriore possibilità agli amanti della musica organistica, agli studenti dei Conservatori e agli organisti in generale che avranno così una occasione in più per comprendere e accostarsi alla musica del grande Bach.
Già dalla prefazione ci rendiamo conto dell’impegno profuso in questa nuova edizione: dopo una esauriente introduzione storica sui brani, Sandro Carnelos affronta le singole Sonate sotto il punto di vista dell’analisi formale e strutturale che apre il favoloso mondo di un Bach impegnato nello scrivere opere didattiche principalmente per i suoi figli (nell’immediato) e con uno sguardo al futuro per tutti i musicisti che nel corso dei secoli si sono cimentati nell’esecuzione di queste difficili opere.
L’analisi è assai dettagliata e utile per una comprensione al meglio dei brani presi in esame e pone il lettore in una posizione di privilegio che lo porta ad assimilare in modo molto chiaro la struttura dei singoli movimenti di ogni sonata e delle stesse nella loro interezza.
Passando alla parte prettamente musicale, è lodevole notare come Sandro Carnelos non voglia “imporre” alcun fraseggio ma lasci invece la massima libertà all’esecutore dopo aver tracciato una “Via Maestra” che aiuta e convince nell’avvicinarsi alla pubblicazione con un intento pratico.
Questo vero e proprio manuale darà quindi un quadro quanto più completo della creatività del compositore attraverso una serie di composizioni ammirate nei secoli: per esempio, il grande Mozart, durante una sua visita a Lipsia, ebbe modo di visionare i manoscritti del Largo e dell’Allegro della Sonata Seconda in una trascrizione per trio d’archi e il suo entusiasmo per questa musica si tradusse nella frase: “Da quelle si può imparare qualcosa”.