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Scattolin, Pier Paolo

Metanástes – Emigranti

Cantata per voce recitante, soli, voci bianche, due cori e orchestra. Partitura

198,00

Organico:
ECV 215PT
9790215826359
32x42
246
Armelin Musica

L’opera è divisa in 15 numeri chiusi:
Rapsodia
Transumanze
Calypso
Emigranti
L’alterità
Un altro Ulisse (…oltre il mito…)
Vite clandestine
Le stelle
Sotto le tue ali
Le Sirene
Canzoni
Nausicaa
Polifemo
I proci e il canto della sposa
Finale. Lu pecherare
I testi in parte cantati e in parte declamati come fossero “recitativi” con e senza accompagnamento sono tratti da poesie di Omero , Gianni Rodari, Umberto Saba, Dante Alighierim Pietro Barbera, Saffo, Banda Bassotti, Caparezza e Modena City Ramblers, Anonimi.

Presentazione dell’Opera: Durata: 80 min. Metanásthj (Metanástes) nella poesia ionica e omerica significa la persona che ha abbandonato la propria dimora diventando emigrato, straniero o colono non cittadino. Nel mondo antico, più portato di quello attuale alla proiezione poetica e alla creazione dei miti, l’Odissea di Omero e più tardi nel mondo latino anche l’Eneide di Virgilio rappresentano l’ineludibile impulso umano rispondente alla sopravvivenza e al miglioramento della propria condizione di vita, alla ricerca oltre le credenze culturali e le imposizioni del potere civile o religioso, al desiderio di tornare al luogo d’origine dopo una guerra o un duro periodo di lavoro in terra straniera. Per questo il viaggio mediterraneo di Ulisse, la transumanza del pastore, l’emigrazione italiana, africana, asiatica, sudamericana e dell’est europeo fra cui quella più attuale del popolo ucraino sono accomunati dalla ricerca di un affetto e di un abbraccio sincero, o dal senso di accoglienza di una semplice ninna nanna, sono i cardini della poetica che sottende il percorso di Metanástes, una riflessione sulla sofferenza, la speradrammanza e l’irriducibilità di alcuni valori morali che esprimono l’etica della dignità umana. La drammaturgia Il Mediterraneo è il centro di questa narrazione che si dipana attraverso alcune tappe del viaggio omerico di Ulisse, quelle che ne rappresentano maggiormente le situazioni “chiave”, come gli episodi di morte e violenza (Polifemo), l’accoglienza ristorativa (Nausicaa), i legami emotivi e amorosi (Calipso), l’affetto di un abbraccio, l’emozione nella poesia di Saffo della contemplazione della natura come una calma notte di plenilunio, da parte di chi affronta un viaggio di cui non conosce la conclusione. Itaca rappresenta il capitolo finale di questa peregrinazione, al termine della quale l’atto di giustizia vendicativa sfuma nel “Canto della sposa” e nel canto di transumanza: si recupera così un’etica senso di una cultura del vivere umano e degli ideali di pace e libertà che riscopre col canto la quotidianità del lavoro, dell’esistenza egalitaria e fraterna, del naturale senso di appartenenza ad una comunità. Le voci recitanti sia voce singola che sovrapposte provengono dalle sezioni dei cori. Organico: VOCI Narratore Soli: Soprano Mezzosoprano Tenore Baritono Voci bianche Coro I (S A T Br B) Coro II (S A T B) ORCHESTRA Flauto Oboe Clarinetto in Si bem. Fagotto Corno in Fa Tromba in Si bem Trombone Arpa Pianoforte (due esecutori) Liuto o Chitarra Violino I Violino II Viola Violoncello Contrabbasso Percussioni: Wood block Triangolo