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Zacchino, Giulio
Sec. XVI

Mottetti a quattro voci (1572) a cappella

42,00

Organico:
ECV 144
9790215817449
23x32
88
Luca, Giovanni
Armelin Musica

CONTENUTO:

Apparato Introduttivo

Prefazione di Paolo Da Col
Notizie su Giulio Zacchino
I testi dei mottetti: concordanze e destinazione liturgica
Descrizione delle composizioni
Criteri di Trascrizione

I 29 Mottetti:

Cara Deum soboles
Ave sanctissima
Ave virgo gratiosa
Adaperiat dominus
Tua est potentia
Spem in alium
Nos alium Deum
Verbum iniquum
Magna enim sunt
Domine exercituum
Ipsi veniunt
Veh mihi
Sancta in manu
Congregati sunt
Dicebat intra se
Stans a longe
Lugebat autem
Peccavi super numerum
Quondam iniquitatem
Venit Michael
Domine mi rex
Tu Domine
Formavit igitur
Vidi Dominum
Edificavit Noe
Facile est concludi
Accingimini et estote
Miserere
Innova signa

Giulio Zacchino, musicista che visse e operò nella Trieste del Cinquecento, non è solo ricercato organista e abile organaro, ma anche solido polifonista capace di bilanciare articolazione contrappuntistica e cura per l’intelligibilità del testo, secondo gli orientamenti della Controriforma. Lo stile è severo ed equilibrato nel trattamento delle parti, che lasciano pochi varchi in un ordito denso e ricco di spunti imitativi: «vitat pausas», si direbbe riprendendo un’osservazione che riguardò in un’epoca precedente il polifonista Nicolas Gombert. Mottetti come brevi, quasi aforistici ricercari, austeri ed ariosi al tempo stesso