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Sedelmajer, Salvatore
Sec. XIX

Scuola di contrabbasso e Studi per Contrabbasso (1832-33)

28,00

Organico:
PDM 203
9790215815834
21,5x31
56
Loreto, Alesandro
Armelin Musica
Sostanzialmente sconosciuta alla musicologia è la figura del contrabbassista Salvatore Sedelmajer (o Sedelmayer), del quale, d’altra parte, non siamo ancora in grado di ricostruirne le vicende biografiche. Ancora ignoti sono, infatti, i luoghi e le date di nascita e morte, e la prima notizia in nostro possesso riguardante il musicista risale al 1834, allorché Benedetto Quaranta sugli Annali del Regno delle due Sicilie pubblicò un saggio dal titolo Della musica nelle Due Sicilie in cui, facendo una carrellata sui più validi concertisti attivi in quegli anni a Napoli, inserì il nome di Sedelmajer quale virtuoso del contrabbasso. Sedelmayer può per certi versi essere ritenuto un esponente della scuola napoletana fondata da Gaetano Negri e che ebbe tra i suoi più validi rappresentanti Cesare Franchi e Guido Gallignani. Ma se la scuola partenopea fu caratterizzata da un tipo di diteggiatura detta “tedesca” o, più propriamente, “napoletana” proprio perché era stata adottata per primo da Gaetano Negri per uno strumento a quattro corde e si era diffusa rapidamente all’estero, quella utilizzata da Sedelmayer risulta differente persino dalla diteggiatura definita “italiana”, che aveva fatto la sua prima apparizione nel Metodo per Contrabbasso d’orchestra scritto da Luigi Felice Rossi e Luigi Anglois (Torino, 1846)