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Candotti, Giovanni Battista
1809-1876

Composizioni per Organo, vol. 6

Sonate Parte III

32,00

Organico:
OIO 186
9790215810228
21,5x31
60
Barberino, Stefano
Armelin Musica

CONTENUTO:

Rondò in Do
Composto viaggiando da Cividale a Gemona il giorno 16 Settembre 1834 – Opera 116

Suonata in Do
Composta il giorno 28 Settembre 1834 – Opera 118

Piccola cosa in Sib
Composta il giorno 30 Settembre 1834 – Opera 119

Sei brevi Adagi
Per le Benedizioni Composti nel 1834 – Opera 122

Suonata in Fa
Composta dal Cinosofo il giorno 15 Dicembre 1834 – Opera 123

Suonata in Sol (Allegro, Andante e Rondò)
Composta dal Cinosofo il mese di Dicembre 1834 – Opera 125

Suonatina Bizzarra in Sib
Composta il giorno 14 Gennaio 1835 – Opera 128

Rondò in Do
Composto il giorno 10 Febbraio 1835 – Opera 131

Suonata in Re (Allegro e Andante)
Composta nel 1835 – Opera 135

Suonata a due Organi in Do
Composta il giorno di San Donato 1835 – Opera 136

Suonata a due Organi in Fa
Pel giorno di San Donato 1836 – Opera 158

Suonatina a due Organi in Do
Gettata giù la sera 14 Aprile 1837 – Opera 165

Suonata in Do
Senza numero di protocollo

Suonata in Fa
Senza numero di protocollo

“Alta la persona, amplissima la fronte, i capelli lunghi inanellati, l’occhio indagatore, dolce sempre eppur mobilissima la fisionomia, carattere popolare, bonarietà senza la minima leggerezza… Tipo eminentemente artistico, incedeva lento ed astratto e chi gli passava vicino lo udiva mormorare qualche monosillabo: conversazioni del genio con l’infinito!”. Così il corrispondente musicale del “Giornale di Udine” nell’annunciare la morte di Giovanni Battista Candotti, presentava la di lui figura, prima prima di passare a far l’elogio del musicista. Don Giovanni Battista Candotti nacque a Codroipo il 1° agosto 1809 da modesta famiglia. Fin dalla fanciullezza dimostrò mente sveglia, pronta ed indole mite, unita a un carattere vivace ed ardente. Sicchè piacque all’Arciprete di allora, Zaccaria Tiritelli, che si fece mecenate e lo avviò al Seminario. Qui il giovane studente meritò premi e le più belle annotazioni. Si distingueva specialmente nello studio della letteratura: italiana, latina, greca ed ebraica. Anzi, nelle intestazioni o note finali di tante sue composizioni musicali mise parole o frasi in lingua greca ed è caratteristico che, scomponendo il suo cognome originario CANDOTTO in CANE-DOTTO, lo tradusse alla greca in CINOSOFO, da Kinos=Cane e Sophos=Dotto. Molte sue composizioni sono precisamente firmate solo con la parola “Cinosofo”; come pure nell’intestazione di diversi suoi lavori si legge: “Messa, Suonata, Mottetti…del CINOSOFO”; qualche volta: “del CINOSOFO CODROIPOLITANO”! Ricevette l’ordinazione sacerdotale a Udine, il 9 Settembre 1832 e celebrò la sua prima messa a Codroipo il 30 Settembre dello stesso anno. Divenuto sacerdote gli furono proposti diversi incarichi ma il Mons. Giuseppe Ferrandini, Decano dell’Insigne Capitolo di Cividale, lo ottenne come organista del Duomo, ove passò poi Maestro di Cappella. Si trasferì così da Codroipo a Cividale, ove rimase per tutto il resto della vita.