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Candotti, Giovanni Battista
1809-1876

Composizioni per Organo, vol. 7

Pastorali e altri pezzi per Natale

32,00

Organico:
OIO 193
9790215810297
21,5x31
60
Barberino, Stefano
Armelin Musica

CONTENUTO:

1. Pastorale in Sol Composta il giorno 19 Dicembre 1831 – Opera 77
2. Pastorale in Mi bemolle Composta la notte di Natale 1832 – Opera 91
3. Suonata pel Natale in Re Composta pel giorno di Natale 1833 – Opera 107
4. Pastorale in Fa Composta ed eseguita la notte di Natale 1833 – Opera 109
5. Suonata pel Natale in Do Composta pel giorno di Natale 1834 – Opera 121
6. Pastorale in Re Composta la notte di Natale 1834 – Opera 126
7. Suonata pel Natale in Fa Composta pel giorno di Natale 1835 – Opera 145
8. Rondò pel Natale in Do Composti per le feste di Natale 1835 – Opera 146 (N.B. mancano il 2° e il 3° che sono in Sol)
9. Pastorale in Fa Opera 148, 1835 (N.B. Manca, vedi prefazione)
10. Pastorale in Fa Composta ed eseguita la notte di Natale 1836 – Opera 160
11. Pastorale in La “Berecchinissima” Composta ed eseguita la notte di Natale 1837 Opera 169
12. Pastorale in La Composta ed eseguita la notte di Natale 1838 – Opera 177
13. Suonata di stile Pastorale Allegro Moderato in Mi bemolle, Andantino in La bemolle,
14. Rondò in Mi bemolle
15. Composta pel giorno di Natale 1839 – Opera 191
16. Tre pezzi Pastorali
17. Allegro Moderato in Si bemolle, Andante in Do
18. Allegro Maestoso in Re
19. Composti i giorni 23 e 24 Dicembre 1848 – Opera 292

“Alta la persona, amplissima la fronte, i capelli lunghi inanellati, l’occhio indagatore, dolce sempre eppur mobilissima la fisionomia, carattere popolare, bonarietà senza la minima leggerezza… Tipo eminentemente artistico, incedeva lento ed astratto e chi gli passava vicino lo udiva mormorare qualche monosillabo: conversazioni del genio con l’infinito!”. Così il corrispondente musicale del “Giornale di Udine” nell’annunciare la morte di Giovanni Battista Candotti, presentava la di lui figura, prima prima di passare a far l’elogio del musicista. Don Giovanni Battista Candotti nacque a Codroipo il 1° agosto 1809 da modesta famiglia. Fin dalla fanciullezza dimostrò mente sveglia, pronta ed indole mite, unita a un carattere vivace ed ardente. Sicchè piacque all’Arciprete di allora, Zaccaria Tiritelli, che si fece mecenate e lo avviò al Seminario. Qui il giovane studente meritò premi e le più belle annotazioni. Si distingueva specialmente nello studio della letteratura: italiana, latina, greca ed ebraica. Anzi, nelle intestazioni o note finali di tante sue composizioni musicali mise parole o frasi in lingua greca ed è caratteristico che, scomponendo il suo cognome originario CANDOTTO in CANE-DOTTO, lo tradusse alla greca in CINOSOFO, da Kinos=Cane e Sophos=Dotto. Molte sue composizioni sono precisamente firmate solo con la parola “Cinosofo”; come pure nell’intestazione di diversi suoi lavori si legge: “Messa, Suonata, Mottetti…del CINOSOFO”; qualche volta: “del CINOSOFO CODROIPOLITANO”! Ricevette l’ordinazione sacerdotale a Udine, il 9 Settembre 1832 e celebrò la sua prima messa a Codroipo il 30 Settembre dello stesso anno. Divenuto sacerdote gli furono proposti diversi incarichi ma il Mons. Giuseppe Ferrandini, Decano dell’Insigne Capitolo di Cividale, lo ottenne come organista del Duomo, ove passò poi Maestro di Cappella. Si trasferì così da Codroipo a Cividale, ove rimase per tutto il resto della vita.