PRESENTAZIONE DEL VOLUME
Parlare di Vincenzo Salvato non è cosa facile: di carattere alquanto schivo, non ama descriversi a parole. Egli si è ben presto abituato ad esprimersi con le opere, attraverso l’uso sapiente delle sue mani e dell’orecchio, sostenuti da una sensibilità ed istinto come pochi, supportati da conoscenze musicali perseguite con passione inenarrabile nell’esercizio quotidiano delle sue mansioni di intonatore. L’organo, strumento tra i più antichi, Vincenzo lo conosce come pochi altri, lo intuisce come pochi altri, lo venera come pochi altri e questo fa di lui un riferimento, per quanti abbiano il desiderio di conoscere veramente come debbano essere le cose. Per quanto appena detto, oltre che per l’amicizia che ci lega, ho voluto prendermi cura di questi suoi appunti riguardanti un particolare aspetto della costruzione del nostro strumento, l’intonazione e accordatura dei registri di cui si compone. Sono riflessioni stese nel corso di un tempo nel quale l’impegno non è più così assillante come prima. Sono riflessioni dedicate agli studenti e agli appassionati dell’organo, aiuto prezioso nella loro ricerca personale di aspetti poco – o nulla – frequentati dai più, territori difficili anche per gli “esperti” che, a volte, non mancano di incorrere in errori clamorosi. È anche il mio personale ringraziamento a Vincenzo per i suoi insegnamenti insostituibili.
Francesco Finotti
Illustrazioni a colori