PREFAZIONE di Enrico Zanovello Il rispetto per un’opera d’arte può talvolta giungere ad un timore reverenziale che induca qualche ammiratore ad un distacco financo ad un allontanamento dall’opera stessa Molti musicisti forse si trovano in questo stato d’animo di fronte ad un “monumento musicale” come L’Arte della fuga di J. S. Bach. L’edizione qui presentata vuole rendere un po’ più famigliari le pagine così complesse prodotte dal genio bachiano; nella Storia della musica una delle opere più problematiche in quanto ad interpretazione e prassi esecutiva. Attraverso una stesura testuale molto chiara l’edizione di Sandro Carnelos, prima in Italia con questi intenti, ci conduce ad una comprensione del testo molto pratica e ad usum di un tastierista (ma più propriamente di un organista come il revisore stesso specifica) che volesse affrontare l’esecuzione ed entrare nel mondo così complesso dei vari artifici contrappuntistici. Non quindi un edizione “asettica”, meramente filologica ma una revisione del testo che nel rispetto assoluto del verbo bachiano renda maggiormente fruibile sulle tastiere L’Arte della fuga. Nel presente volume traspare soprattutto la grande esperienza concertistica e didattica del revisore, dove tutto è in vista di una pratica organistica suggerita dall’esperienza “sul campo”. Ecco quindi nelle note introduttive la contestualizzazione storica e la ricognizione delle fonti come premessa indispensabile per un’edizione tutta italiana prodotta con cognizione di causa. La dimensione didattica di questa edizione si mostra nei suggerimenti per l’esecuzione all’organo con un’attenzione particolare ad una prassi esecutiva storicamente accertata e una analisi del testo che aiuti l’esecutore ad una lettura profonda della trama contrappuntistica. Aiuto prezioso sono le indicazioni di diteggiatura e pedaleggiatura a sostegno di chi, non ancora ben ferrato della tecnica organistica, voglia essere guidato e facilitato nell’esecuzione delle pagine bachiane. Viene richiesta la presenza di due esecutori in alcune fughe, coerentemente con il manoscritto che ci ha tramandato un arrangiamento bachiano per due clavicembali del contrappunto 13. Il risultato è una guida pratica all’interpretazione dell’Arte della fuga in linea con una consolidata scuola organistica storicamente informata, un volume importante al servizio della musica e dei musicisti frutto di un appassionato studio a servizio e nel rispetto assoluto del grande Bach.