• 0 Items - 0,00
    • No products in the cart.
Bonaccorsi, Nunziata

Nuova storia della letteratura pianistica tra ‘700 e ‘800

I maggiori compositori e le rivoluzioni della prassi esecutiva del nascente pianoforte. Testi ed edizioni

55,00

Organico:
I&C 021
9788899619305
17x24
456
Armelin Musica

CONTENUTO:

I PARTE
PERMESSA
LA MUSICA FRANCESE TRA SEICENTO E SETTECENTO
Le prime Tables des agréments: Chambonnières e d’Anglebert
François Couperin
Jean-Philippe Rameau

CLAVICEMBALISTI ITALIANI DEL SETTECENTO
Le grandi scuole italiane
Domenico Scarlatti: Letteratura e stile

JOHANN SEBASTIAN BACH
Edizioni ed esecuzione
Ornamentazione

JOSEPH HAYDN

MUZIO CLEMENTI

WOLFGANG AMADEUS MOZART

LUDWIG VAN BEETHOVEN
Beethoven e il metronomo Mälzel

II PARTE

IL FRASEGGIO E L’ARTICOLAZIONE
Musica e linguaggio
Fraseggio
Articolazione
Costruzione in gruppi di note
Segni di interpunzione e di espressione

INÉGALITÉ E PROLUNGAMENTO DEL PUNTO

GLI STRUMENTI DI HAYDN, CLEMENTI, MOZART, BEETHOVEN
Evoluzione meccanica del pianoforte
I pianoforti verticali
I meccanismi di “mutazione”

MODALITÀ D’USO DEL PEDALE
Legato di dito e legato di pedale
Pedale ritmico e pedale sincopato
Tecniche di pedalizzazione
Principi di pedalizzazione

METODI E DITEGGIATURE PER FORTEPIANO

TEMPO RUBATO

RUOLO E USO DEGLI ORNAMENTI NEL PERIODO CLASSICO
Appoggiatura
Trillo
Gruppetto
Arpeggio
Ornamentazione improvvisata e cadenze

BIBLIOGRAFIA
INDICE ANALITICO

Una moderna storia della letteratura del pianoforte, e dei precursori clavicembalo e fortepiano, deve avere come obiettivo la comprensione della “giusta” esecuzione, ossia la maniera più adatta di interpretare il testo. L’arco temporale oggetto della nostra ricerca comprende gli autori più rappresentativi del Settecento fino ai principali compositori dei primi anni dell’Ottocento incluso Beethoven, del periodo sono evidenziate le convenzioni della prassi esecutiva e i nuovi procedimenti compositivi attraverso l’individuazione delle tecniche e artifici usati nel periodo barocco e poi riutilizzati in seguito in forma mutata. I cambiamenti organologici e il perfezionamento progressivo dell’affidabilità meccanica sono causa ed effetto di un nuovo modo di scrivere il testo musicale dove la tradizione, patrimonio culturale dei compositori, si fonde con i contenuti innovatori. Punti di partenza dai quali si sviluppano le nostre riflessioni sono i brani dei clavicenistes francesi Françoise Couperin e Jean-Philippe Rameau, musiche impreziosite dagli agréments, ossia i segni di abbellimento. Johann Sebastian Bach, attingendo dalla tradizione francese della piccola ornamentazione in un’originale fusione con la grande ornamentazione all’italiana, è il creatore dello stile tedesco apprezzato ancor oggi per la versatilità nell’adattamento strumentale. Più variegata ma ugualmente rilevante è l’attività copiosa dei clavicembalisti italiani messa in evidenza attraverso il tratteggio delle diverse scuole nazionali, con attenzione a Domenico Scarlatti. La letteratura strumentale del periodo si contraddistingue per originalità e bellezza, abbellimenti, inégalité, rubato, sono impiegati in modo diverso dai vari autori e sono espressione di un gusto che contribuisce a rendere unico ogni stile. Non meno affascinante è l’interpretazione delle musiche di Haydn, Clementi, Mozart, Beethoven, che deve tenere conto del periodo di perfezionamento organologico e del tipo di tecnica richiesta all’esecutore. La fase di transizione che questi autori rappresentano è ben evidente nell’assorbimento delle vecchie regole e nel loro contemporaneo superamento, i metodi del Settecento sono adattati ai cambiamenti in atto e nel testo musicale è scritto ciò che prima era sottinteso o affidato all’improvvisazione. Evoluzione stilistica, uso del pedale, revisioni ed edizioni, sono alcuni dei temi che accompagnano questa rivisitazione. La seconda parte del libro è dedicata ad approfondimenti di argomenti solo accennati nella trattazione degli autori, le principali nozioni sul tipo di “pronuncia” della musica settecentesca, ossia il fraseggio e l’articolazione, il ruolo dell’ornamentazione, le modifiche delle antiche diteggiature, i cambiamenti nel perfezionamento del pianoforte. La precisione di scrittura con i segni di pedalizzazione e le indicazioni di agogica, rubato e dinamica sono i passi finali di un approccio al testo che si allontana dagli stereotipi della prassi esecutiva, in cui l’esecutore decodificava il testo secondo regole condivise, e afferma il ruolo dell’interprete, attento a quanto scritto con cura dal compositore ma personale e unico nel modo di esprimersi. L’AUTRICE: Nunziata Bonaccorsi si è diplomata in Pianoforte presso l’IMP “V. Bellini” di Catania, si è poi perfezionata a Roma con Sergio Perticaroli. Diplomata anche in Clavicembalo ha approfondito la prassi esecutiva barocca con Kenneth Gilbert e, per il basso continuo e la musica da camera, con Jesper Christensen. Agli studi musicali ha affiancato quelli universitari laureandosi in Scienze Politiche con la tesi Aspetti problematici di una sociologia della musica. Ha al suo attivo l’incisione di un CD dell’integrale per due clavicembali delle musiche della famiglia Bach, e ha curato la prima edizione a stampa del Concerto in Si bem maggiore della trascrizione di C.P.E. Bach per due strumenti a tastiera per la casa editrice Armelin, per la quale ha anche pubblicato L’ornamentazione, ovvero l’arte di abbellire in musica, libro dedicato interamente allo stile e interpretazione degli abbellimenti fra ’500 e ’700 e L’ornamentazione di Chopin. Da tempo impegnata nell’attività di divulgazione dei diversi aspetti della prassi esecutiva settecentesca ha pubblicato numerosi saggi, è stata invitata come relatrice in congressi di musicologia e in seminari, master e lezioni anche presso istituzioni universitarie.  Docente di Pianoforte presso il Conservatorio A. Scarlatti di Palermo, ha ricevuto incarichi di insegnamento nell’ambito dei corsi accademici per i corsi di Storia della letteratura, Trattati e metodi, Clavicembalo, Storia dell’ornamentazione