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Galuppi, Baldassare
1706-1785

Opere Strumentali. Serie prima: Musica per Tastiera. Vol. 1

Opera 1, Opera 2, Passatempo al Cembalo

42,00

Organico:
GOS 101
9790215813519
21,5 x 31
128
Folena, Mario - Loreggian, Roberto
Armelin Musica

CONTENUTO:

SONATE Op. 1
n. 1 in do maggiore; (R.A. 1.1.03 )
n. 2 in re minore; (R.A. 1.4.02 )
n. 3 in la minore; (R.A.1.15.01)
n. 4 in re maggiore; (R.A. 1.3.06 )
n. 5 in fa maggiore; (R.A. 1.8.07 )
n. 6 in la bemolle maggiore; (R.A.1.13.01)

SONATE Op. 2
n. 1 in re maggiore; (R.A. 1.3.01 )
n. 2 in re minore; (R.A. 1.4.01 )
n. 3 in mi minore; (R.A. 1.7.01 )
n. 4 in do minore; (R.A. 1.2.01 )
n. 5 in sol maggiore; (R.A. 1.11.01 )
n. 6 in do maggiore; (R.A. 1.1.01 )

PASSATEMPO AL CEMBALO
n. 1 in fa maggiore; (R.A. 1.8.06 )
n. 2 in la maggiore; (R.A.1.14.02)
n. 3 in do minore; (R.A. 1.2.04 )
n. 4 in re maggiore; (R.A. 1.3.05 )
n. 5 in si bemolle maggiore; (R.A.1.16.05)
n. 6 in mi maggiore; (R.A. 1.6.04)

Accanto alla produzione per cembalo di Domenico Scarlatti, certamente la più vasta in ambito italiano e altrettanto sicuramente di enorme importanza storica ed artistica, spicca quella di Baldassare Galuppi che più di ogni altro ha prodotto per tastiera. Dagli esordi, ancor diciassettenne come organista presso la chiesa veneziana di Santa Maria Formosa, fino agli ultimi anni della propria vita e quindi al suo Passatempo al cembalo, il Buranello punteggia la propria carriera di composizioni dedicate al proprio strumento prediletto, nel quale riversa le esperienze e la maestria acquisita in quei campi che più, all’epoca, lo resero famoso, dalla attività operistica a quella sacra, che gli fruttò i prestigiosi incarichi presso gli ospedali dei Mendicanti prima e degli Incurabili poi, oltre naturalmente alla sua carriera nella massima istituzione cittadina, a San Marco, dove fu prima vice e poi reputatissimo maestro di cappella. Non è difficile scorgere nelle sue composizioni dedicate alla tastiera echi e suggestioni tratte proprio da queste esperienze, dal prevalere in alcuni punti dello stile galante, così frequente nelle sue opere della maturità, a numerosi anticipi di quello stile classico che così tanta parte avrà nella storia della musica europea; non sono però assenti tracce anche significative della sua esperienza chiesastica, alludendo palesemente talvolta anche a quelle suggestioni polifoniche tanto frequenti nella sua musica sacra. Contrariamente ai lavori scarlattiani, dedicati alle famiglie reali di Portogallo e di Spagna, e quindi necessariamente limitate nei processi di circolazione, le sonate (o comunque i brani cembalistici) di Galuppi sono estremamente diffuse, vantando spesso una distribuzione ancor oggi capillare nelle biblioteche, e giungendo spesso a contare decine di esemplari. Questa situazione, unita ad una diffusione spesso non controllata e non controllabile da parte dell’autore, rende praticamente impossibile una vera e propria edizione critica, che sotto molti punti di vista si rivelerebbe comunque una ricostruzione storicamente poco attendibile, visto il numero enorme di varianti d’autore che traspaiono, ad esempio, anche nella musica teatrale. Per questo motivo abbiamo scelto una strada che vuole dar conto delle possibile varianti, indicandole nell’apparato, ma vuole anche dar vita ad una struttura leggibile e utilizzabile da ogni musicista, evitando ove possibile il ricorso ad appesantimenti superflui.