PRESENTAZIONE DEL VOLUME
In questo secondo numero della collana “La Musica e le Arti”, dopo una breve ricostruzione degli avvenimenti principali della vita di Nietzsche, un resoconto e un commento più o meno ampio alle sue opere filosofiche e alle sue composizioni musicali (parte prima), vengono presi in esame – in particolare – il rapporto tra Nietzsche e Wagner (e viceversa), nonché la ‘lettura’ musicale che dello Zarathustra hanno fatto Gustav Mahler e Richard Strauss (parte seconda). L’influsso che Nietzsche ha esercitato con la sua opera, o l’attenzione che egli ha richiamato, non è limitato all’ambito strettamente filosofico ma investe la teologia, la psicologia, l’estetica, la letteratura, la pittura, il cinema, la musicologia e l’esecuzione musicale. Forse non tutti sanno che – oltre ad essere stato filologo, filosofo, critico della cultura, musicologo e pianista – Friedrich Nietzsche fu anche compositore. L’arte dei suoni svolge indubbiamente un ruolo fondamentale nel suo pensiero: in questo saggio, scritto ‘a quattro mani’ da Stefano Toffolo e Piero Venturini, se ne indaga la presenza nei suoi scritti nonché le tracce del filosofo e delle sue opere nella vita o nei capolavori di tre dei massimi compositori dell’Ottocento e del Novecento. Un libro “per tutti”.
GLI AUTORI
Stefano Toffolo, veneziano, si è laureato presso la facoltà di “Lettere e Filosofia” dell’Università degli Studi di Ca’ Foscari con il prof. G. Morelli. Ha seguito i corsi di “Storia della musica” del M° V. Fagotto presso il Conservatorio “B. Marcello” e con il M° B. Coquelet all’ “E.N.M. de Paris”. Si è dedicato in seguito allo studio del repertorio per chitarra e liuto del periodo rinascimentale e barocco con A. Damiani, N. North e H. Smith. È autore di contributi ritenuti fondamentali dalla critica nazionale e internazionale nell’ambito della storiografia veneta e sui rapporti tra musica, arti figurative e letteratura. Con la Sat Survey ha realizzato la mostra e il CD Romeo e Giulietta (Verona, Casa di Giulietta, dicembre-marzo 2005). È titolare della cattedra “Storia ed estetica della musica” al Conservatorio”di Padova. Nel 2006 e nel 2007 ha tenuto, con notevole successo e per la prima volta nella storia dei Conservatori, un corso di propria ideazione sugli Aspetti classici nella musica dei Beatles (con P. Messina): una pubblicazione sullo stesso tema uscirà nel 2008.
Tra i suoi lavori più importanti i volumi: Antichi strumenti veneziani. 1500-1800: quattro secoli di liuteria e cembalaria, 1987 (Premio Lyons Club 1989); Strumenti musicali a Venezia nella storia e nell’arte dal XIV al XVIII secolo,1995; L’Angelo scarlatto del Mattino. Il mistico e la musica in Marcel Proust, 1997 e Oscar Chilesotti 1848-1916. Un intellettuale veneto tra cultura e musica, 1998; Schubert e Goethe tra classicismo e romanticismo, 2000; Romeo e Giulietta e altri drammi shakespeariani. Musica, Cinema e Letteratura dalle origini a Franco Zeffirelli a Nino Rota, 2002; Le feste galanti. Scene d’amore e di musica in Antoine Watteau, 2006; S. Toffolo-P. Venturini, Tre compositori di fronte a Nietzsche: Wagner, Mahler e Strauss, 2007); Oscar Chilesotti. Da un codice del Cinquecento. Transcription for Lute or Guitar, from a 16th-century Lute Manuscript, 2002; Venezia nel cinema di Luchino Visconti. Da Senso di Camillo Boito a Morte a Venezia di Thomas Mann, 2006. Di imminente pubblicazione: Proust e Venezia. Immagini della città nella “Recherche”; La ‘Musica’ nell’arte veneta da Paolo Veneziano ai Tiepolo; e i due voll. Liuteria e cembalaria nella storia di Venezia (vol. I: Costruttori di strumenti a pizzico e ad arco; vol. II: Costruttori di strumenti a tastiera e a fiato).
Piero Venturini è nato a Rimini nel 1960. Si è diplomato in pianoforte nel 1980 sotto la guida del maestro Alfredo Speranza, perfezionandosi in seguiti con Luigi Mostacci e Gyorgy Sandor. Cone pianista ha vinto premi in concorsi nazionali e si è esibito in rassegne concertistiche come solista e in formazioni cameristiche. Si è diplomato in “Musica corale” e in “Composizione” rispettivamente nelle classi dei maestri Tito Gotti e Ivan Vandor presso il Conservatorio di Bologna, frequentando in seguito il laboratorio di Composizione di Giacomo Manzoni nella Repubblica di S. Marino.
Nel 1988 ha vinto il “Premio Zucchelli” di Composizione con una serie di Variazioni per orchestra. Attualmente si dedica alla ricerca in campo musicologico e didattico anche come membro del GATM (Gruppo Ananlisi e Teoria Musicale) dell’Università di Bologna, assieme al quale ha partecipato al Congresso Europeo di Analisi Musicale di Bristol (UK), con un lavoro sulle tecniche di segmentazione nella musica non tonale. È relatore di seminari e congressi, sempre su tematiche relative all’analisi musicale, in varie città italiane; nel 2003 è stato relatore al Convegno Nazionale di Analisi Musicale di Acri (Cs) e di Rimini (2006). Dal 2006 fa parte del Comitato scientifico della “Rivista di Analisi e Teoria Musicale”.
È docente di ruolo di “Lettura della partitura” presso il Conservatorio di Venrona dal 1989; dall’Anno Accademico 2005 è docente di “Analisi delle forme musicali” nei corsi di biennio. Ha collaborato al vol. Venezia nel cinema di Luchino Visconti. Da “Senso” di Camillo Boito a “Morte a Venezia” di Thomas Mann, Edizioni Nattan, 2006 con un saggio sull’ “Adagetto” della Quinta Sinfonia di Mahler.